Come contattare recruiter e head hunter diventando memorabili in 7 mosse

Come contattare recruiter e head hunter diventando memorabili?  Il loro aiuto è spesso fondamentale per accedere alle opportunità di lavoro migliori e riuscire ad instaurare un rapporto con le varie agenzie ed i recruiter in carne ed ossa dipende sia dal tuo CV, sia da come ti muovi. Ecco perché, dopo aver visto come scrivere un CV professionale e su misura e come trovare l’agenzia di recruitment giusti per te, il passo successivo è l’approccio.

Come contattare recruiter e head hunter diventando memorabili in 7 mosse. Un tributo al meme del fidanzato distratto applicato ai contesti HR e recruitment
Un tributo allo storico meme del fidanzato distratto, applicato ai contesti HR e recruitment

In un mercato competitivo, la qualità delle tue interazioni con questi professionisti può fare la differenza tra essere notato o finire nel dimenticatoio. In questo articolo, ti guiderò passo passo su come approcciarti a un recruiter con il giusto mindset, evitando gli errori più comuni e costruendo una relazione che ti aiuti a distinguerti.

Come contattare recruiter e head hunter: guida pratica in 7 passi

1. Non mettere troppa pressione al recruiter

Una delle prime lezioni da imparare è evitare di bombardare il recruiter con chiamate, email incessanti o messaggi su LinkedIn a ogni occasione. Molti candidati commettono l’errore di cercare di “forzare” il reclutamento, inviando il proprio CV a freddo o cercando di entrare in contatto in modo invadente. Questo non solo non aiuta, ma ti espone al rischio di sembrare disperato e poco professionale.

Errori da evitare

  • Messaggi di LinkedIn troppo lunghi e copia-incolla: Evita messaggi preconfezionati che, oltre a risultare impersonali, fanno perdere tempo al recruiter. Un approccio diretto e conciso è sempre la scelta migliore.
  • Pressioni eccessive: Non è utile inviare ripetuti messaggi o richieste di aggiornamenti se non hai ricevuto risposta. Ricorda che il recruiter ha una lista di priorità e non può rispondere a tutti immediatamente.

2. Comprendere il lavoro del recruiter

Il recruiter non è un mago, ma un professionista impegnato a trovare la soluzione perfetta per le aziende clienti. Il suo lavoro è impegnativo e spesso sotto pressione, poiché deve rispettare scadenze e fare fronte ai cambiamenti improvvisi nelle richieste dei datori di lavoro.

Detto in modo più esplicito, recruiter e head hunter non lavorano per te ma per le imprese e non possono “trovarti” il lavoro. Anzi, chiederglielo è proprio inopportuno: loro non sono un’agenzia di collocamento! Ed il fatto che aiutino le persone come te a trovare lavoro è una conseguenza della loro attività professionale presso le imprese, non il loro scopo primario: si potrebbe dire quasi un effetto collaterale!  Per questo motivo, se un recruiter non ha una richiesta dalle imprese compatibile con il tuo profilo, l’unica cosa che può fare è tenerti “in orbita” e a portata di mano. Fine.

Un recruiter è un “venditore” e un “ricercatore”: deve trovare il candidato giusto nel minor tempo possibile. È fondamentale che tu comprenda il loro lavoro per evitare di apparire come una distrazione. Se non rispetti i loro metodi e tempistiche, potresti rischiare di essere etichettato come “fastidioso” o “poco serio”.

3. Personalizzare il tuo approccio su LinkedIn

LinkedIn è uno degli strumenti più noti su come contattare recruiter e head hunter, ma anche uno dei più inflazionati. Tuttavia, è fondamentale non approcciarsi in modo troppo generico.

Cosa fare

  • Studia il profilo del recruiter: Prima di contattarlo, esamina il suo profilo per capire se si occupa del tuo settore specifico. Questo ti aiuterà a valutare se è davvero la persona giusta per te.
  • Sii diretto e breve ma educato: Un messaggio ben strutturato, con il dono della sintesi ed inviato come presentazione e/o dopo che ha accettato la tua connessione, è fondamentale:

“Buongiorno Dott. [Cognome], grazie per avermi accettato nel suo network. Ho visto che lei è un recruiter specialista nel mio settore e vorrei chiederle se posso aiutarla a trovare il candidato giusto per le opportunità che gestisce. Mi piacerebbe discuterne meglio, se possibile.”

  • Evita i messaggi copia-incolla: Personalizza ogni messaggio. Include sempre il nome del recruiter e, se il collegamento è avvenuto da un po’, ricordagli come vi siete connessi. Essendo LinkedIn un network professionale affollato, può essere difficile per il recruiter tenere traccia di tutti i suoi contatti.

4. Non trascurare altri canali

Pur essendo importante lavorare con i recruiter, non dovresti basare tutta la tua ricerca su di loro. Come detto prima, un recruiter può aiutarti solo quando un’azienda cliente ha una posizione aperta che corrisponde al tuo profilo. Non aspettare che un recruiter ti trovi il lavoro ideale senza fare nulla da parte tua. Inoltre, ricordati che non esiste soltanto LinkedIn, ma anche i numeri di telefono!

Un ottimo modo su come contattare recruiter e head hunter è quello di chiamarli in ufficio, con motivazioni molto semplici come:

“Sono davvero interessato a questa offerta e volevo presentarmi”

“Volevo assicurarmi che l’offerta fosse ancora aperta, posso parlare con il recruiter per chiedere un paio di informazioni?”

“Volevo accertarmi che vi fosse arrivata la mia candidatura: questo lavoro mi calza come un guanto alla mano! Potrebbe gentilmente controllare la mail o il suo gestionale?”

Anche quando i colleghi si dovessero accorgere che è una scusa, la telefonata è segno di reale interesse motivazione: una cosa non da poco, visti anche i problemi generazionali di persone svogliate e demotivate! Una semplice mossa che aiuterà il tuo CV ad essere visto, superando le insidie degli ATS e dei vari software a fare da filtro automatico.

5. Mantenere il tuo CV sempre aggiornato ed essere onesto

Il CV è il tuo primo biglietto da visita. È essenziale che tu lo tenga sempre aggiornato, in modo che ogni volta che un recruiter lo visualizza, possa vedere il tuo percorso professionale e le tue esperienze più recenti. Sii onesto sulle tue competenze e sul tuo stato lavorativo: le bugie vengono sempre a galla, e se un recruiter o datore di lavoro scopre una falsificazione, perderai la fiducia loro e di altre persone nel settore.

6. Curare la tua reputazione online

Molti recruiter e head hunter non si fermano a guardare solo il tuo CV, ma fanno anche delle ricerche su Google per capire meglio chi sei. Rivedi e gestisci il tuo brand personale online: assicurati che i tuoi profili sui social siano professionali e coerenti con l’immagine che desideri proiettare.

7. Offrire il tuo aiuto, non solo richieste

La ciliegina sulla torta per farti notare e preferire è offrire il tuo aiuto. Se hai visto offerte di lavoro che non si adattano a te, ma pensi che potrebbero interessare qualcuno nel tuo network, segnalale al recruiter. Questo non solo ti farà sembrare un alleato, ma ti renderà anche memorabile.

Come offrire il tuo aiuto

  • Condividi annunci di lavoro sui tuoi canali social.
  • Segnala candidati compatibili con le ricerche del recruiter, anche se non riguardano direttamente te.
  • Commenta in modo costruttivo le sue pubblicazioni, dando valore al suo lavoro.
  • Calibra questa attività in base al tuo tempo libero, alla tua urgenza ed ai riscontri che ottieni, così da valorizzare il tuo network e coltivare i rapporti senza infilarti in vicoli ciechi.

In questo modo, ti costruirai una reputazione positiva e il recruiter potrebbe ricordarsi di te quando arriveranno nuove opportunità.

Riepilogo: 7 best practice su come contattare recruiter e head hunter

Ecco un riepilogo delle best practice per approcciarti a un recruiter:

  1. Personalizza il messaggio: evita i messaggi generici.
  2. Non fare il lavoro del recruiter per te: assicurati che il tuo profilo mostri chiaramente la tua rilevanza per il settore.
  3. Sii selettivo e Diversifica la tua ricerca: segui solo i recruiter specialisti nel tuo campo, non dipendere esclusivamente da loro.
  4. Non aspettare di essere disoccupato: contatta i recruiter quando sei ancora in una posizione di forza.
  5. Rimani in contatto con moderazione: nessun contatto occasionale, nessuna pressione continua.
  6. Tieni il tuo CV aggiornato: sii sempre pronto a cogliere le opportunità.
  7. Offri il tuo aiuto: condividi opportunità o risorse utili.

Domande Frequenti (FAQ)

Cosa scrivere nell’oggetto di un’email a un recruiter? Sii chiaro e conciso. Se rispondi a un annuncio: “Candidatura per [Titolo Posizione] – [Tuo Nome]”. Se è un contatto proattivo: “Candidato Senior [Tuo Settore/Ruolo] – [Tuo Nome]” (es. “Professionista Marketing & Comunicazione – Mario Rossi”).

È meglio contattare un recruiter via email o LinkedIn? Dipende. LinkedIn è eccellente per il primo contatto e per costruire il network (richiesta di connessione + breve messaggio). L’email è più formale ed è preferibile per l’invio ufficiale del CV, magari dopo aver già stabilito un contatto su LinkedIn.

Dopo quanto tempo è lecito inviare un follow-up se non rispondono? Se hai fatto un colloquio, attendi 5-7 giorni lavorativi. Se hai inviato una candidatura spontanea e non hai ricevuto risposta, non insistere. Il tuo CV è nel loro database; insistere ti farà solo apparire come fastidioso.

Conclusione

Saper interagire in modo strategico con i recruiter è una competenza che può aprire molte porte nella tua carriera. Non è solo una questione di inviare un CV e sperare per il meglio; si tratta di costruire relazioni, essere professionale e saper gestire i tuoi contatti in modo intelligente. Seguendo questi suggerimenti, ti distinguerai dai candidati che cercano di fare tutto in fretta e senza metodo, aumentando le tue probabilità di successo.

Tabella dei Contenuti

VUOI SUPPORTO PROFESSIONALE PER TROVARE LAVORO?

il percorso di obiettivo carriera per aiutarti verso il tuo successo professionale
Oltre il 95% di successi dal 2014

MIGLIORA LA TUA VITA IN AZIENDA!

Un vero "manuale di sopravvivenza" per manager e lavoratori: lettura appassionate e fuori dagli schemi per capire il funzionamento delle imprese ed imprenditori italiani.
Convenzione per la traduzione del tuo CV in lingua inglese per lavorare all'estero e nelle multinazionali

Hai bisogno di un aiuto professionale per Trovare Lavoro?

In un mondo globalizzato ed in perenne crisi economica, trovare un buon lavoro o progredire con la carriera è diventato sempre più difficile. E con il “fai da te” si perde tempo con risultati scarsi o mediocri.

QUALE È IL TUO OBIETTIVO?

Se è almeno uno di questi, allora sei nel posto giusto e hai trovato i professionisti che fanno per te:

2 risposte

  1. Sono attivo da mesi su LinkedIn seguendo le regole, peraltro di buon senso, espresse in questo sito ma non ho avuto successo con alcun Head Hunter. Poiché sono decisamente intenzionato e motivato nel cambiare azienda sono disposto a pagare una società di Head Hunting per un servizio di ricollocazione, mi potete dare indirizzi utili a tal fine ?
    Grazie

    1. Ciao Alessandro: tu NON puoi pagare alcuna agenzia di head hunting (o di ricerca & selezione del personale, di qualunque tipo) per trovarti il lavoro. In Italia è illegale e chiunque prenda soldi per questo scopo è passabile di denuncia. Discorso diverso sono i servizi di scrittura CV e coaching di carriera / occupazionale che offro. Nel tuo caso, stai sbagliato approccio: ammesso che il tuo CV sia perfetto rispetto al tuo potenziale, è probabile che tu non sia un profilo sufficientemente “alto” o raro per gli head hunters, che spesso lavorano solo in determinate categorie. Ma, anche se lo fossero, solo il 25% delle persone trova lavoro rispondendo agli annunci di lavoro e passando per le agenzie di recruitment, pertanto devi integrare questi canali con altri che sono più giusti per te! LinkedIN va bene ma non può essere “solo” LinkedIN!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *