Come Scrivere un Curriculum Vitae Professionale: Le 10 Regole d’Oro
Ciao! Se stai leggendo questo articolo è perché hai capito l’importanza di avere un CV professionale per trovare lavoro in un mondo sempre più competitivo e stai cercando delle informazioni corrette su come ottenere il massimo da quel “pezzo di carta” che ti si chiede di tenere sempre aggiornato e di mandare quando ci si candida, ma non riesci a trovare un filo conduttore tra le informazioni contraddittorie disponibili in rete. Per questo ho scritto questo articolo: “Come Scrivere un Curriculum Vitae Professionale: Le 10 Regole d’Oro” ovvero 10 preziosi consigli gratis che puoi approfondire singolarmente qui.

L'errore che fanno tutti
Prima di procedere, permettimi un’utile premessa: è tempo ben speso!
Ancora oggi il Curriculum Vitae è lo strumento principale per trovare lavoro e, con l’intensificarsi della crisi globale e la diminuzione dei posti di lavoro, l’importanza di avere un CV perfetto è aumentata per riuscire a vincere la concorrenza della miriade di candidati e la competizione sempre più dura e spietata.
Infatti, non basta avere grandi capacità tecniche e personali, esperienza e qualifiche – chiaramente essenziali – per trovare lavoro ma bisogna anche saper mostrare correttamente il proprio valore al potenziale datore di lavoro affinché si venga chiamati per un’intervista.
L‘errore che fanno tutti quando cercano di scrivere un curriculum vitae professionale è quello di considerarlo come un elenco statico di tutte le proprie esperienze! Invece, il proprio CV è una brochure di vendita, per vendere sé stessi! E per questo deve essere la migliore possible. Tuttavia, molti candidati (e finti professionisti) sbagliano già in partenza e realizzano il proprio CV come un registro completo di ogni esperienza lavorativa e formativa, spesso utilizzando dei “fossili viventi” come il formato europeo e l’Europass – occasionalmente richiesti ancora dalle pubbliche amministrazioni o da imprese culturalmente arretrate – oppure ricorrendo a modelli standard venduti su internet a caro prezzo o ancora a piattaforme di Intelligenza Artificiale. Tuttavia, il risultato sono quasi sempre dei “mattoni” di oltre 4 pagine – ne ho visti anche di 10 ed oltre – oppure dei CV colorati ma piatti e vuoti che in ogni caso avranno un pessimo impatto su chi li leggerà così come sui software (gli ATS) che filtrano i CV in arrivo.
In particolare, i responsabili della ricerca e selezione del personale possono ricevere diverse centinaia di candidature per ogni singola posizione vacante e pertanto dedicano in media 10 secondi alla prima lettura di ogni CV prima di decidere se metterlo nella pila degli scarti o in quella degli approfondimenti, pertanto il tuo CV deve essere in grado di comunicare le corrette informazioni durante quel ristretto lasso di tempo e consentirti di superare ogni fase sino alle interviste faccia a faccia.
Infatti è questo lo scopo del tuo CV: garantirti interviste, non contenere il riassunto completo della tua vita e che nessuno leggerà!
Ecco quindi le regole d’oro su come scrivere il curriculum vitae professionale!
10 regole d'oro per scrivere un curriculum vitae professionale
- Informati su quali sono le leggi e la cultura della nazione in cui vuoi farti assumere: potrebbero essere diverse dalla tua. Ad esempio, non sempre la foto nel CV è apprezzata in tutte le nazioni oppure può cambiare il disclaimer sulla privacy in base da nazione a nazione!
- Crea il tuo formato personalizzato e non copiare dei modelli o template disponibili altrove, che renderebbero il tuo CV anonimo ed uguale a tanti altri.
- Lunghezza: massimo 2 pagine; 1 se sei un profilo Jr e 3 per i profili davvero Senior e per i ricercatori che devono includere anche l’elenco delle loro pubblicazioni.
- Assoluto ordine e leggibilità: il tuo CV deve contenere l’essenziale, inserisci solo i tuoi recapiti e l’indirizzo prima di procedere con le esperienze di lavoro. Tutto il resto ti verrà chiesto successivamente. Elimina anche eventuali dati che possono discriminarti in base all’età e cerca di sfruttare bene tutto lo spazio a disposizione. Spezza le tue descrizioni in un elenco puntato con frasi dirette ed efficaci che terminano in una sola riga.
- Crea un’introduzione di massimo 6 righe, che deve dire chi sei, cosa vuoi fare, che contributo porti e perché dovrebbero considerarti: ricordati che le imprese non assumono le persone (solo) per i loro titoli o competenze, ma per la loro abilità di risolvere problemi, semplici o complessi che siano.
- Rendi coerenti le tue esperienze per andare in una sola direzione: ognuno di noi ha svolto tanti lavori e, per necessità, alcune esperienze non saranno coerenti tra di loro. Il segreto è includere nel tuo CV solo gli elementi del tuo passato che sono coerenti con i tuoi obiettivi futuri, in particolare le tue qualità ed abilità trasversali (come la comunicazione interpersonale ed il lavoro di gruppo). Se ad esempio hai lavorato in un ristorante e vorresti candidarti per un lavoro d’ufficio, non perdere tempo ad elencare le mansioni “tecniche” che hai svolto in cucina ma concentrati sulle capacità che puoi trasferire al nuovo lavoro e che rappresentano un valore per il potenziale datore di lavoro che potrebbe assumerti, come le tue capacità relazionali, organizzative e di informatica (ad es. “ho gestito la contabilità e realizzato i menù e la pubblicità del ristorante con la suite Microsoft Office”). Se davvero i tuoi vecchi lavori sono del tutto incompatibili con il tuo nuovo lavoro a cui ambisci, almeno elencali in modo minimale, senza dilungarti in descrizioni ed approfondimenti, così da evitare di generare sospetti nel recruiter – i miei colleghi vedono malissimo i lunghi periodi di disoccupazione.
- Utilizza parole potenti, parole chiave e frasi descrittive: quando scriviamo un CV, spesso tendiamo ad auto-limitarci per modestia ma questo non è funzionale in un mercato competitivo. Quando siamo veramente bravi in qualcosa, dobbiamo avere il coraggio di scriverlo! Il modo migliore è quello di usare verbi di azione come “gestire o guidare” uniti ad aggettivi come “ottimo, eccellente” etc, perché hanno un effetto persuasivo sul lettore!
- Cita e quantifica i tuoi traguardi: è importante quantificare i tuoi traguardi principali, i risultati he hai prodotto con il tuo lavoro. Possono essere In molti casi si può trattare anche di cose semplici che però sono estremamente impattanti: 2.000 ore di guida del muletto dentro un magazzino e senza incidenti sono un ottimo traguardo quantificato, così come i traguardi di vendita etc. Esistono anche traguardi più qualitativi, come i riconoscimenti o risultati relativi ad un servizio offerto, che possono essere citati anche senza numeri.
- Non mentire, mai. In tantissimi tendono a descriversi migliori di come si è in realtà, pensando che più grande e forte sia anche meglio. Questo è un errore madornale perché le imprese hanno bisogno di tutto: dai lavoratori junior a quelli più esperti! Inoltre, mentire può creare aspettative difficili da mantenere, si rischia il licenziamento ed addirittura la denuncia per informazioni false. L’unica bugia bianca concessa è quella di includere nel lavoro più recente alcune delle competenze o capacità realmente possedute e richieste dal lavoro per il quale ci si propone: questo serve ad ovviare al problema che molti recruiter tendono a guardare soprattutto l’ultimo lavoro svolto e ad ignorare precedenti esperienze di lavoro.
- Adatta il tuo CV ai singoli annunci. modificare leggermente il tuo CV, rimuovendo le frasi o le parole non coerenti con il nuovo lavoro, sostituendole con altre che lo sono. In particolare, è utile ricalcare il lessico e la terminologia utilizzati dall’annuncio in modo da aderire il più possibile alle aspettative del recruiter.
Spero che questi 10 consigli su come come scrivere un curriculum vitae professionale ti siano stati d’aiuto! Quello che segue è uno schema su come io ho ordinato ed impostato il mio CV!

Bonus: consigli extra
Ci sarebbe molto altro da dire per scrivere un CV professionale, ma si tratta di elementi di contorno. Ecco alcuni consigli extra!
Dettagli nel CV
Verifica l’assenza di errori di grammatica e di battitura: è fondamentale! Oltre a ciò, è utile inserire un indirizzo email professionale ( marta.rossi@xyz.com è infinitamente meglio che stellinadolce@xyz.com) così come è utile dare un nome distintivo al file che vada oltre al nome e cognome, ad esempio “Marta Rossi – CV Web Designer“. Altro accorgimento è quello di indicare che si hanno referenze pronte nel caso in cui vengano richieste, ma non indicarle direttamente nel CV per evitare che i vari recruiter vadano ad importunare i tuoi referenti prima del dovuto, magari per niente. Riguardo gli hobby, è solo una riga che però può dare un tocco utile per far emergere la tua personalità, meglio ancora se i tuoi hobby sono coerenti con il lavoro per il quale ti candidi o denotano capacità trasversali come di leadership o di lavoro in gruppo.
LinkedIn è uno strumento per la ricerca di lavoro molto importante. Il profilo LinkedIn funziona come il CV e deve essere realizzato secondo gli stessi criteri usati per il CV, in modo coerente con esso, così da facilitare il contatto con i recruiter, rispondere meglio agli annunci di lavoro e dimostrare competenza nel tuo settore pubblicando contenuti di valore ad intervalli regolari (settimanali o mensili). Pertanto segue le stesse regole su come scrivere un curriculum vitae professionale.
Lettera di presentazione
Lettera di presentazione: è l’ideale complemento al CV. Questa deve essere scritta in modo estremamente formale e passionale al tempo stesso. L’errore più comune è quello di sottovalutare l’importanza della lettera di presentazione o di scriverla in modo sbrigativo ed anonimo.
Anziché scrivere una lettera noiosa impostata come una banale ripetizione del tuo CV, prova a concentrarti nel mostrare passione per il lavoro e l’azienda, sulla tua volontà di lavorare nello specifico per loro, e su come soddisfi i loro requisiti.
Supporto professionale
Come avrai capito da questo articolo, scrivere un CV oggi non è affatto semplice ed infatti ci sono sempre più candidati che pagano per ottenere il vantaggio di avere una scrittura o revisione professionale del proprio CV.
Infatti, i candidati con un CV scritto professionalmente sono molto più competitivi degli amatori e possono trovare lavoro prima e meglio, anziché vivere un periodo infernale inviando 1000 CV sperando che ne vengano letti 100, tenuti in considerazione solo 10 per una intervista dal vivo e che ci scappi un posto di lavoro come fanno tutti gli altri.
Grazie alla mia professione di psicologo del lavoro, coach ed esperto in selezione del personale arricchita dall’esperienza a Londra, sono tra i pochissimi in Italia in grado di realizzare un CV perfetto, altamente efficace per gli standard italiani ed internazionali e ad essere aggiornato su tutte le novità del mondo del lavoro.
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