In uno dei precedenti articoli dedicato all’ employer branding avevo già spiegato come alcune imprese possano essere dei luoghi tutt’altro che felici in cui lavorare nonostante la grande reputazione del marchio presso i consumatori.
Di recente, un mio cliente ha commesso una serie di errori madornali nell’utilizzo di un CV che era un capolavoro e per questo ho deciso di raccontarti la seguente storia breve che parla di candidati arroganti vs. manager incapaci (per i quali tu non dovresti mai lavorare) affinché tu possa evitare di commettere gli stessi errori! Iniziamo…
S. è un giovane ragazzo che mi ha chiesto il CV per lavorare in un settore particolarmente competitivo: quello della moda. Dato che S. non aveva la più pallida idea di cosa scrivere, abbiamo fatto assieme un grosso lavoro di introspezione e di stimolazione, anche con l’aiuto del test di personalità Lumina Spark® che aveva dimostrato punteggi insolitamente alti in tutte le aree, tipici o dei geni illuminati o degli arroganti che sono convinti di essere dei geni.
Senza nemmeno aver finito del tutto il lavoro, S. portò il CV da un suo contatto – un direttore HR del settore – che lo accusò di non essere abbastanza umile e che “uno così non lo chiamerei mai a colloquio”. Pertanto, S. decise di rifare il CV “a modo suo”, producendo un curriculum piatto, anonimo e uguale a tutti gli altri che di certo non lo porterà da nessuna parte.
PRIMO ERRORE S. infatti si era buttato a dare il CV in pasto a una persona che coordina le attività delle risorse umane di un noto gruppo di abbigliamento e che quasi certamente vede i CV dei candidati solo dopo che questi sono già stati filtrati dai recruiter interni, cioè quelli che sono davvero sul pezzo per setacciare i candidati. Pertanto il suo livello di competenza nella scrittura del CV, dopo tanti anni passati lontano dalla competizione e dalla modernità della ricerca e selezione, è pari a quello dei designer grafici. Cioè quasi nulla.
SECONDO ERRORE S., come già anticipato, non ha aspettato di fare il coaching con me ma ha mandato il CV ad un’impresa specifica senza adattarlo a misura d’offerta o secondo la cultura e gli elementi specifici di quell’impresa tramite le tecniche del tailoring. Anche la miglior candidatura può fallire se questo processo non viene fatto, perché ogni impresa ha le sue preferenze per non parlare delle singole persone!
TERZO ERRORE S. ha cercato un lavoro qualsiasi anziché cercare un buon lavoro, tra l’altro bruciando le tappe del mio metodo. Questo l’ha portato a mettersi alla mercé di una persona estremamente negativa e pericolosa perché è possibile che sia stato lui a fare una cattiva impressione come persona (non il CV e visti i risultati del test di personalità non mi stupirebbe) il direttore HR avrebbe definito il suo CV come “arrogante”.
Ma di arroganza non c’era traccia, nemmeno la minima goccia: c’erano invece traguardi, fatti dimostrabili e tanta consapevolezza.
Sai chi sono gli unici due tipi di persone che potrebbero scambiare la consapevolezza come arroganza? Gli incapaci che non sanno riconoscere il talento nemmeno trovandoselo davanti e l’opposto dei leader vero, ovvero gli “schiavisti”. Questi ultimi, quando vedono il talento, devono distruggerlo perché non cercano gente in gamba ma cercano solo soldatini ubbidienti, che non creino problemi e che non minaccino la loro posizione dentro un’azienda.
I miei CV sono fatti anche per proteggerti da certe imprese: trovare il lavoro in simili contesti può salvarti solo per un breve periodo dalla paura della fame e dall’urgenza economica, perché sono contesti trita-persone che ti rendono insopportabile andare al lavoro. Ogni giornata è una sofferenza a causa di manager incapaci che fanno casini che poi tocca ai dipendenti rimediare, dove gli ambienti di lavoro sono spesso saturi di stress e dove prosperano mobbing e bossing.
Te lo dico per esperienza perché anche io sono passato attraverso quel calvario che non auguro a nessuno!
Ma se proprio devi, ad es. perché ti servono soldi o vuoi fare un’esperienza presso un’azienda rinomata per poi acquisire valore nel mercato del lavoro, prima documentati bene su ciò che viene richiesto ed è apprezzato internamente, magari usando LinkedIN per chiedere consigli ai dipendenti interni già assunti, e modifica il tuo CV di conseguenza anche a costo di depotenziarlo e renderlo minimal, in modo da adattarlo quanto più possibile al ricevente!
Non comportarti come S.: segui un metodo efficace anziché improvvisare e i risultati positivi non tarderanno ad arrivare.
Hai bisogno di supporto con il CV o ti serve del coaching occupazionale? Scrivimi: saprò aiutarti.
Mattia Loy
ilcurriculumvincente@gmail.com